Commento, spiegazione e studio di Numeri 16:28-35, verso per verso
"Da questo conoscerete che l'Eterno mi ha mandato per fare tutte queste cose, e che io non le ho fatte di mia testa.
Se questa gente muore come muoion tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, l'Eterno non mi ha mandato;
ma se l'Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto quello che appartiene loro e s'essi scendono vivi nel soggiorno de' morti, allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l'Eterno".
E avvenne, com'egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, che il suolo si spaccò sotto i piedi di coloro,
la terra spalancò la sua bocca e li ingoiò: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a ore, e tutta la loro roba.
E scesero vivi nel soggiorno de' morti; la terra si richiuse su loro, ed essi scomparvero di mezzo all'assemblea.
Tutto Israele ch'era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: "Che la terra non inghiottisca noi pure!"
E un fuoco uscì dalla presenza dell'Eterno e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano il profumo.