Commento, spiegazione e studio di Numeri 22:13-21, verso per verso
Balaam si levò, la mattina, e disse ai principi di Balak: "Andatevene al vostro paese, perché l'Eterno m'ha rifiutato il permesso di andare con voi".
E i principi di Moab si levarono, tornarono da Balak e dissero: "Balaam ha rifiutato di venir con noi".
Allora Balak mandò di nuovo de' principi, in maggior numero e più ragguardevoli che que' di prima.
I quali vennero da Balaam e gli dissero: "Così dice Balak, figliuolo di Tsippor: Deh, nulla ti trattenga dal venire da me;
poiché io ti ricolmerò di onori farò tutto ciò che mi dirai; vieni dunque, te ne prego, e maledicimi questo popolo".
Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balak: "Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno, del mio Dio, per fare cosa piccola o grande che fosse.
Nondimeno, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, ond'io sappia ciò che l'Eterno mi dirà ancora".
E Dio venne la notte a Balaam e gli disse: "Se quegli uomini son venuti a chiamarti, lèvati e va' con loro; soltanto, farai ciò che io ti dirò".
Balaam quindi si levò la mattina, sellò la sua asina, e se ne andò coi principi di Moab.