Commento, spiegazione e studio di Numeri 23:16-26, verso per verso
E l'Eterno si fece incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: "Torna da Balak, e parla così".
Balaam tornò da Balak, ed ecco che questi stava presso al suo olocausto, coi principi di Moab. E Balak gli disse: "Che ha detto l'Eterno?"
Allora Balaam pronunziò il suo oracolo e disse: "Lèvati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figliuolo di Tsippor!
Iddio non è un uomo, perch'ei mentisca, né un figliuol d'uomo, perch'ei si penta. Quand'ha detto una cosa non la farà? o quando ha parlato non manterrà la parola?
Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire; egli ha benedetto; io non revocherò la benedizione.
Egli non scorge iniquità in Giacobbe, non vede perversità in Israele. L'Eterno, il suo Dio, è con lui, e sraele lo acclama come suo re.
Iddio lo ha tratto dall'Egitto e gli da il vigore del bufalo.
In Giacobbe non v'è magia, in Israele, non v'è divinazione; a suo tempo vien detto a Giacobbe e ad sraele qual è l'opera che Iddio compie.
Ecco un popolo che si leva su come una leonessa, si rizza come un leone; ei non si sdraia prima d'aver divorato la preda e bevuto il sangue di quelli che ha ucciso".
Allora Balak disse a Balaam: "Non lo maledire, ma anche non lo benedire".
Ma Balaam rispose e disse a Balak: "Non t'ho io detto espressamente: Io farò tutto quello che l'Eterno dirà?"