Commento, spiegazione e studio di Numeri 31:32-47, verso per verso
Or la preda, cioè quel che rimaneva del bottino fatto da quelli ch'erano stati alla guerra, consisteva in seicentosettanta cinquemila pecore,
settantaduemila buoi,
sessantamila asini, e trentaduemila persone, ossia donne,
che non avevano avuto relazioni carnali con uomini.
La metà, cioè la parte di quelli ch'erano andati alla guerra, fu di trecentotrenta settemila cinquecento pecore,
delle quali seicentosettanta cinque per il tributo all'Eterno;
trentaseimila bovi, dei quali settantadue per il tributo all'Eterno;
trentamila cinquecento asini, dei quali sessantuno per il tributo all'Eterno;
e sedicimila persone, delle quali trentadue per il tributo all'Eterno.
E Mosè dette a sacerdote Eleazar il tributo prelevato per l'offerta all'Eterno, come l'Eterno gli aveva ordinato.
La metà che spettava ai figliuoli d'Israele, dopo che Mosè ebbe fatta la spartizione con gli uomini andati alla guerra, la metà spettante alla raunanza,
fu di trecentotrenta settemila cinquecento pecore,
trentaseimila buoi,
trentamila cinquecento asini e sedicimila persone.
Da questa metà,
che spettava ai figliuoli d'Israele, Mosè prese uno su cinquanta, tanto degli uomini quanto degli animali, e li dette ai Leviti che hanno l'incarico del tabernacolo dell'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mosè.