Commento, spiegazione e studio di Numeri 35:9-28, verso per verso
Poi l'Eterno parlò a Mosè, dicendo:
"Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di anaan,
designerete delle città che siano per voi delle città di rifugio, dove possa ricoverarsi l'omicida che avrà ucciso qualcuno involontariamente.
Queste città vi serviranno di rifugio contro il vindice del sangue, affinché l'omicida non sia messo a morte prima d'esser comparso in giudizio dinanzi alla raunanza.
Delle città che darete, sei saranno dunque per voi città di rifugio.
Darete tre città di qua dal Giordano, e darete tre altre città nel paese di Canaan; e saranno città di rifugio.
Queste sei città serviranno di rifugio ai figliuoli d'Israele, allo straniero e a colui che soggiornerà fra voi, affinché vi scampi chiunque abbia ucciso qualcuno involontariamente.
Ma se uno colpisce un altro con uno stromento di ferro, sì che quello ne muoia, quel tale è un omicida; 'omicida dovrà esser punito di morte.
E se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà esser punito di morte.
O se lo colpisce con uno stromento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà esser punito di morte.
Sarà il vindice del sangue quegli che metterà a morte l'omicida; quando lo incontrerà, l'ucciderà.
Se uno dà a un altro una spinta per odio, o gli getta contro qualcosa con premeditazione, sì che quello ne muoia,
o lo colpisce per inimicizia con la mano, sì che quello ne muoia, colui che ha colpito dovrà esser punito di morte; è un omicida; il vindice del sangue ucciderà l'omicida quando lo incontrerà.
Ma se gli da una spinta per caso e non per inimicizia, o gli getta contro qualcosa senza premeditazione,
o se, senza vederlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte, e quello ne muore, senza che l'altro gli fosse nemico o gli volesse fare del male,
allora ecco le norme secondo le quali la raunanza giudicherà fra colui che ha colpito e il vindice del sangue.
La raunanza libererà l'omicida dalle mani del vindice del sangue e lo farà tornare alla città di rifugio dove s'era ricoverato. Quivi dimorerà, fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con l'olio santo.
Ma se l'omicida esce dai confini della città di rifugio dove s'era ricoverato,
e se il vindice del sangue trova l'omicida fuori de' confini della sua città di rifugio e l'uccide, il vindice del sangue non sarà responsabile del sangue versato.
Poiché l'omicida deve stare nella sua città di rifugio fino alla morte del sommo sacerdote; ma, dopo la morte del sommo sacerdote, l'omicida potrà tornare nella terra di sua proprietà.