Commento, spiegazione e studio di Numeri 6:13-20, verso per verso
Questa è la legge del nazireato: quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso della tenda di convegno;
ed egli presenterà la sua offerta all'Eterno: un agnello dell'anno, senza difetto, per l'olocausto; una pecora dell'anno, senza difetto, per il sacrifizio per il peccato, e un montone senza difetto, per il sacrifizio di azioni di grazie;
un paniere di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise con olio, di gallette senza lievito unte d'olio, insieme con l'oblazione e le libazioni relative.
Il sacerdote presenterà quelle cose davanti all'Eterno, e offrirà il suo sacrifizio per il peccato e il suo olocausto;
offrirà il montone come sacrifizio di azioni di grazie all'Eterno col paniere dei pani azzimi; il sacerdote offrirà pure l'oblazione e la libazione.
Il nazireo raderà, all'ingresso della tenda di convegno, il suo capo consacrato; prenderà i capelli del suo capo consacrato e li metterà sul fuoco che è sotto il sacrifizio di azioni di grazie.
Il sacerdote prenderà la spalla del montone, quando sarà cotta, una focaccia non lievitata del paniere, una galletta senza lievito, e le porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi avrà raso il suo capo consacrato.
Il sacerdote le agiterà, come offerta agitata, davanti all'Eterno; è cosa santa che appartiene al sacerdote, assieme al petto dell'offerta agitata e alla spalla dell'offerta elevata. Dopo questo, il nazireo potrà bere del vino.