Commento, spiegazione e studio di Osea 10:1-11, verso per verso
Israele era una vigna lussureggiante, che dava frutto in abbondanza; più abbondava il suo frutto, più moltiplicava gli altari; più bello era il suo paese, più belle faceva le sue statue.
Il loro cuore è ingannatore; ora ne porteranno la pena; egli abbatterà i loro altari, distruggerà le loro statue.
Sì, allora diranno: "Non abbiamo più re, perché non abbiam temuto l'Eterno; e il re che potrebbe fare per noi?"
Essi dicon delle parole, giurano il falso, fermano patti; perciò il castigo germoglia, com'erba venefica nei solchi dei campi.
Gli abitanti di Samaria trepideranno per le vitelle di Beth-aven; sì, il popolo farà cordoglio per l'idolo, e i suoi sacerdoti tremeranno per esso, per la sua gloria, perch'ella si dipartirà da lui.
E l'idolo stesso sarà portato in Assiria, come un dono al re difensore; la vergogna s'impadronirà d'Efraim, e Israele sarà coperto d'onta per i suoi disegni.
Quanto a Samaria, il suo re sarà annientato, come schiuma sull'acqua.
Gli alti luoghi di Aven, peccato d'Israele, saran pure distrutti. Le spine e i rovi cresceranno sui loro altari; ed essi diranno ai monti: "Copriteci!" e ai colli: "Cadeteci addosso!"
Fin dai giorni Ghibea tu hai peccato, o Israele! Quivi essi resistettero, perché la guerra, mossa ai figliuoli d'iniquità, non li colpisse in Ghibea.
Io li castigherò a mio talento; e i popoli s'aduneranno contro di loro, quando saran legati alle loro due iniquità.
Efraim è una giovenca bene ammaestrata, che ama trebbiare; ma io passerò il mio giogo sul suo bel collo; attaccherò Efraim al carro, Giuda arerà, Giacobbe erpicherà.