Commento, spiegazione e studio di Osea 2:9-13, verso per verso
Perciò io riprenderò il mio grano a suo tempo, e il mio vino nella sua stagione; e le strapperò la mia lana e il mio lino, che servivano a coprire la sua nudità.
E ora scoprirò la sua vergogna agli occhi de' suoi amanti, e nessuno la salverà dalla mia mano.
E farò cessare tutte le sue gioie, le sue feste, i suoi noviluni, e i suoi sabati, e tutte le sue solennità.
E devasterò le sue vigne e i suoi fichi, di cui diceva: "Sono il salario, che m'han dato i miei amanti"; e li ridurrò in un bosco, e le bestie della campagna li divoreranno.
E la punirò a motivo de' giorni de' Baali, quando offriva loro profumi, e s'adornava de' suoi pendenti e de' suoi gioielli e se n'andava dietro ai suoi amanti, e mi dimenticava, dice l'Eterno.