Commento, spiegazione e studio di Osea 8:5-14, verso per verso
Il tuo vitello, o Samaria è un'abominazione. La mia ira è accesa contro di loro; Quanto tempo passerà prima che possano essere assolti?
Poiché vien da Israele anche questo vitello; un operaio l'ha fatto, e non è un dio; e infatti il vitello di amaria sarà ridotto in frantumi.
Poiché costoro seminano vento, e mieteranno tempesta; la semenza non farà stelo, i germogli non aranno farina; e, se ne facessero, gli stranieri la divorerebbero.
Israele è divorato; essi son diventati, fra le nazioni, come un vaso di cui non si fa caso.
Poiché son saliti in Assiria, come un onàgro cui piace appartarsi; Efraim coi suoi doni s'è procurato degli amanti.
Benché spandano i loro doni fra le nazioni, ora io li radunerò, e cominceranno a decrescere sotto il peso del re dei principi.
Efraim ha moltiplicato gli altari per peccare, e gli altari lo faran cadere in peccato.
Scrivessi pur per lui le mie leggi a miriadi, sarebbero considerate come cosa che non lo concerne.
Quanto ai sacrifizi che m'offrono, immolano carne e la mangiano; l'Eterno non li gradisce. Ora l'Eterno si ricorderà della loro iniquità, e punirà i loro peccati; essi torneranno in Egitto.
Israele ha dimenticato colui che li ha fatti, e ha edificato palazzi, e Giuda ha moltiplicato le città fortificate; ma io manderò il fuoco nelle loro città, ed esso divorerà i loro castelli.