Commento, spiegazione e studio di Proverbi 16:4-15, verso per verso
L'Eterno ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l'empio, per il dì della sventura.
Chi è altero d'animo è in abominio all'Eterno; certo è che non rimarrà impunito.
Con la bontà e con la fedeltà l'iniquità si espia, e col timor dell'Eterno si evita il male.
Quando l'Eterno gradisce le vie d'un uomo, riconcilia con lui anche i nemici.
Meglio poco con giustizia, che grandi entrate senza equità.
Il cuor dell'uomo medita la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi.
Sulle labbra del re sta una sentenza divina; quando pronunzia il giudizio la sua bocca non erra.
La stadera e le bilance giuste appartengono all'Eterno, tutti i pesi del sacchetto son opera sua.
I re hanno orrore di fare il male, perché il trono è reso stabile con la giustizia.
Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente.
Ira del re vuol dire messaggeri di morte, ma l'uomo savio la placherà.
La serenità del volto del re dà la vita, e il suo favore è come nube di pioggia primaverile.