Commento, spiegazione e studio di Proverbi 5:3-20, verso per verso
Poiché le labbra dell'adultera stillano miele, e la sua bocca è più morbida dell'olio;
ma la fine cui mena è amara come l'assenzio, è acuta come una spada a due tagli.
I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi fan capo al soggiorno dei defunti.
Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono erranti, e non sa dove va.
Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e non vi dipartite dalle parole della mia bocca.
Tieni lontana da lei la tua via, e non t'accostare alla porta della sua casa,
per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni al tiranno crudele;
perché degli stranieri non si sazino de' tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa d'altri;
perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saran consumati,
e tu non dica: "Come ho fatto a odiare la correzione, come ha potuto il cuor mio sprezzare la riprensione?
come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m'ammaestrava, e a non porger l'orecchio a chi m'insegnava?
poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo al popolo ed all'assemblea".
Bevi l'acqua della tua cisterna, l'acqua viva del tuo pozzo
Le tue fonti debbon esse spargersi al di fuori? e i tuoi rivi debbon essi scorrer per le strade?
Siano per te solo, e non per degli stranieri con te.
Sia benedetta la tua fonte, e vivi lieto con la sposa della tua gioventù.
Cerva d'amore, cavriola di grazia, le sue carezze t'inebrino in ogni tempo, e sii del continuo rapito nell'affetto suo.
E perché, figliuol mio, t'invaghiresti d'un'estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui?