Commento, spiegazione e studio di Proverbi 6:1-11, verso per verso
Figliuol mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo, se ti sei impegnato per un estraneo,
sei còlto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca.
Fa' questo, figliuol mio; disimpegnati, perché sei caduto in mano del tuo prossimo. Va', gettati ai suoi piedi, insisti,
non dar sonno ai tuoi occhi né sopore alle tue palpebre;
disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l'uccello di mano dell'uccellatore.
Va', pigro, alla formica; considera il suo fare, e diventa savio!
Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone;
prepara il suo cibo nell'estate, e raduna il suo mangiare durante la raccolta.
Fino a quando, o pigro, giacerai? quando ti desterai dal tuo sonno?
Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare
e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato.