Commento, spiegazione e studio di Proverbi 7:5-21, verso per verso
affinché ti preservino dalla donna altrui, dall'estranea che usa parole melate.
Ero alla finestra della mia casa, e dietro alla mia persiana stavo guardando,
quando vidi, tra gli sciocchi, scorsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno,
che passava per la strada, presso all'angolo dov'essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei,
al crepuscolo, sul declinar del giorno, allorché la notte si faceva nera, oscura.
Ed ecco farglisi incontro una donna in abito da meretrice e astuta di cuore,
turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa:
ora in istrada, ora per le piazze, e in agguato presso ogni canto.
Essa lo prese, lo baciò, e sfacciatamente gli disse:
"Dovevo fare un sacrifizio di azioni di grazie; oggi ho sciolto i miei voti;
perciò ti son venuta incontro per cercarti, e t'ho trovato.
Ho guarnito il mio letto di morbidi tappeti, di coperte ricamate con filo d'Egitto;
l'ho profumato di mirra, d'aloe e di cinnamomo.
Vieni inebriamoci d'amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri;
giacché il mio marito non è a casa; è andato in viaggio lontano;
ha preso seco un sacchetto di danaro, non tornerà a casa che al plenilunio".
Ella lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascinò con la dolcezza delle sue labbra.