Commento, spiegazione e studio di Proverbi 8:12-31, verso per verso
Io, la sapienza, sto con l'accorgimento, e trovo la scienza della riflessione.
Il timore dell'Eterno è odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa.
A me appartiene il consiglio e il buon successo; io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza.
Per mio mezzo regnano i re, e i principi decretano ciò ch'è giusto.
Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra.
Io amo quelli che m'amano, e quelli che mi cercano mi trovano.
Con me sono ricchezze e gloria, i beni permanenti e la giustizia.
Il mio frutto e migliore dell'oro fino, e il mio prodotto val più che argento eletto.
Io cammino per la via della giustizia, per i sentieri dell'equità,
per far eredi di beni reali quelli che m'amano, e per riempire i loro tesori.
L'Eterno mi formò al principio de' suoi atti, prima di fare alcuna delle opere sue, ab antico.
Fui stabilita ab eterno, dal principio, prima che la terra fosse.
Fui generata quando non c'erano ancora abissi, quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua.
Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima ch'esistessero le colline,
quand'egli ancora non avea fatto né la terra né i campi né le prime zolle della terra coltivabile.
Quand'egli disponeva i cieli io ero là; quando tracciava un circolo sulla superficie dell'abisso,
quando condensava le nuvole in alto, quando rafforzava le fonti dell'abisso,
quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il suo cenno, quando poneva i fondamenti della terra,
io ero presso di lui come un artefice, ero del continuo esuberante di gioia, mi rallegravo in ogni tempo nel suo cospetto;
mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, e trovavo la mia gioia tra i figliuoli degli uomini.