Commento, spiegazione e studio di Romani 1:18-25, verso per verso
Poiché l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia;
infatti quel che si può conoscer di Dio è manifesto in loro, avendolo Iddio loro manifestato;
poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedon chiaramente sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue;
ond'è che essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Iddio, non l'hanno glorificato come io, né l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e l'insensato loro cuore s'è ottenebrato.
Dicendosi savi, son divenuti stolti,
e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Iddio in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, e d'uccelli e di quadrupedi e di rettili.
Per questo, Iddio li ha abbandonati, nelle concupiscenze de' loro cuori, alla impurità, perché vituperassero fra loro i loro corpi;
essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del reatore, che è benedetto in eterno. Amen.