Commento, spiegazione e studio di Romani 11:17-29, verso per verso
E se pure alcuni de' rami sono stati troncati, e tu, che sei olivastro, sei stato innestato in luogo loro e sei divenuto partecipe della radice e della grassezza dell'ulivo,
non t'insuperbire contro ai rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma la radice che porta te.
Allora tu dirai: Sono stati troncati dei rami perché io fossi innestato.
Bene: sono stati troncati per la loro incredulità, e tu sussisti per la fede; non t'insuperbire, ma temi.
Perché se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppur te.
Vedi dunque la benignità e la severità di Dio; la severità verso quelli che son caduti; ma verso te la benignità di Dio, se pur tu perseveri nella sua benignità; altrimenti, anche tu sarai reciso.
Ed anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio è potente da innestarli di nuovo.
Poiché se tu sei stato tagliato dall'ulivo per sua natura selvatico, e sei stato contro natura innestato nell'ulivo domestico, quanto più essi, che son dei rami naturali, saranno innestati nel lor proprio ulivo?
Perché, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi; che cioè, un induramento parziale s'è prodotto in Israele, finché sia entrata la pienezza dei Gentili;
e così tutto Israele sarà salvato, secondo che è scritto: Il liberatore verrà da Sion;
Egli allontanerà da Giacobbe l'empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quand'io torrò via i loro peccati.
Per quanto concerne l'Evangelo, essi sono nemici per via di voi; ma per quanto concerne l'elezione, sono amati per via dei loro padri;
perché i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento.