Commento, spiegazione e studio di Romani 14:15-23, verso per verso
Ora, se a motivo di un cibo il tuo fratello è contristato, tu non procedi più secondo carità. Non perdere, col tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto!
Il privilegio che avete, non sia dunque oggetto di biasimo;
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace ed allegrezza nello pirito Santo.
Poiché chi serve in questo a Cristo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini.
Cerchiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla mutua edificazione.
Non disfare, per un cibo, l'opera di Dio. Certo, tutte le cose son pure ma è male quand'uno mangia dando intoppo.
E' bene non mangiar carne, né bever vino, né far cosa alcuna che possa esser d'intoppo al fratello.
Tu, la convinzione che hai, serbala per te stesso dinanzi a Dio. Beato colui che non condanna se stesso n quello che approva.
Ma colui che sta in dubbio, se mangia è condannato, perché non mangia con convinzione; e tutto quello che non vien da convinzione è peccato.