Commento, spiegazione e studio di Romani 15:14-23, verso per verso
Ora, fratelli miei, sono io pure persuaso, a riguardo vostro, che anche voi siete ripieni di bontà, ricolmi d'ogni conoscenza, capaci anche d'ammonirvi a vicenda.
Ma vi ho scritto alquanto arditamente, come per ricordarvi quel che già sapete, a motivo della grazia che mi è stata fatta da Dio,
d'esser ministro di Cristo Gesù per i Gentili, esercitando il sacro servigio del Vangelo di Dio, affinché l'offerta de' Gentili sia accettevole, essendo santificata dallo Spirito Santo.
Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesù, per quel che concerne le cose di Dio;
perché io non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mio mezzo, in vista dell'ubbidienza de' Gentili, in parola e in opera,
con potenza di segni e di miracoli, con potenza dello Spirito Santo. Così, da Gerusalemme e dai luoghi intorno fino all'Illiria, ho predicato dovunque l'Evangelo di Cristo,
avendo l'ambizione di predicare l'Evangelo là dove Cristo non fosse già stato nominato, per non edificare sul fondamento altrui;
come è scritto: Coloro ai quali nulla era stato annunziato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, intenderanno.
Per questa ragione appunto sono stato le tante volte impedito di venire a voi;
ma ora, non avendo più campo da lavorare in queste contrade, e avendo già da molti anni gran desiderio di recarmi da voi,