Commento, spiegazione e studio di Romani 7:18-23, verso per verso
Difatti, io so che in me, vale a dire nella mia carne, non abita alcun bene; poiché ben trovasi in me il volere, ma il modo di compiere il bene, no.
Perché il bene che voglio, non lo fo; ma il male che non voglio, quello fo.
Ora, se ciò che non voglio è quello che fo, non son più io che lo compio, ma è il peccato che abita in me.
Io mi trovo dunque sotto questa legge: che volendo io fare il bene, il male si trova in me.
Poiché io mi diletto nella legge di Dio, secondo l'uomo interno;
ma veggo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente, e mi rende prigione della legge del peccato che è nelle mie membra.