Commento, spiegazione e studio di Salmi 102:8-11, verso per verso
I miei nemici m'oltraggiano ogni giorno; quelli che son furibondi contro di me si servon del mio nome per imprecare.
Poiché io mangio cenere come fosse pane, e mescolo con lagrime la mia bevanda,
a cagione della tua indignazione e del tuo cruccio; poiché m'hai levato in alto e gettato via.
I miei giorni son come l'ombra che s'allunga, e io son disseccato come l'erba.