Commento, spiegazione e studio di Salmi 109:17-31, verso per verso
Egli ha amato la maledizione, e questa gli è venuta addosso; non si è compiaciuto nella benedizione, ed essa si tien lungi da lui.
S'è vestito di maledizione come della sua veste, ed essa è penetrata come acqua, dentro di lui, e come olio, nelle sue ossa.
Siagli essa come un vestito di cui si cuopra, come una cintura di cui sia sempre cinto!
Tal sia, da parte dell'Eterno, la ricompensa dei miei avversari, e di quelli che proferiscono del male contro l'anima mia.
Ma tu, o Eterno, o Signore, opera in mio favore, per amor del tuo nome; poiché la tua misericordia è buona, liberami,
perché io son misero e povero, e il mio cuore è piagato dentro di me.
Io me ne vo come l'ombra quando s'allunga, sono cacciato via come la locusta.
Le mie ginocchia vacillano per i miei digiuni, e la mia carne deperisce e dimagra.
Son diventato un obbrobrio per loro; quando mi vedono, scuotono il capo.
Aiutami, o Eterno, mio Dio, salvami secondo la tua benignità,
e sappiano essi che questo è opera della tua mano, che sei tu, o Eterno, che l'hai fatto.
Essi malediranno, ma tu benedirai; s'innalzeranno e resteran confusi, ma il tuo servitore si rallegrerà.
I miei avversari saranno vestiti di vituperio e avvolti nella loro vergogna come in un mantello!
Io celebrerò altamente l'Eterno con la mia bocca, lo loderò in mezzo alla moltitudine;
poiché egli sta alla destra del povero per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.