Commento, spiegazione e studio di Salmi 18:33-50, verso per verso
Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, e mi rende saldo sui miei alti luoghi;
ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di rame.
Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza, e la tua destra m'ha sostenuto, e la tua benignità m'ha fatto grande.
Tu hai allargato la via ai miei passi; e i miei piedi non hanno vacillato.
Io ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti; e non son tornato indietro prima d'averli distrutti.
Io li ho abbattuti e non son potuti risorgere; son caduti sotto i miei piedi.
Tu m'hai cinto di forza per la guerra; tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari;
hai fatto voltar le spalle davanti a me ai miei nemici, e ho distrutto quelli che m'odiavano.
Hanno gridato, ma non vi fu chi li salvasse; hanno gridato all'Eterno, ma egli non rispose loro.
Io li ho tritati come polvere esposta al vento, li ho spazzati via come il fango delle strade.
Tu m'hai liberato dalle dissensioni del popolo, m'hai costituito capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi e stato sottoposto.
Al solo udir parlare di me, m'hanno ubbidito; i figli degli stranieri m'hanno reso omaggio.
I figli degli stranieri son venuti meno, sono usciti tremanti dai loro ripari.
Vive l'Eterno! Sia benedetta la mia ròcca! E sia esaltato l'Iddio della mia salvezza!
l'Iddio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli,
che mi scampa dai miei nemici. Sì, tu mi sollevi sopra i miei avversari, mi riscuoti dall'uomo violento.
Perciò, o Eterno, ti loderò fra le nazioni, e salmeggerò al tuo nome.
Grandi liberazioni egli accorda al suo re, ed usa benignità verso il suo Unto, verso Davide e la sua progenie in perpetuo.