Commento, spiegazione e studio di Salmi 22:6-21, verso per verso
Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini, e lo sprezzato dal popolo.
Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo:
Ei si rimette nell'Eterno; lo liberi dunque; lo salvi, poiché lo gradisce!
Sì, tu sei quello che m'hai tratto dal seno materno; m'hai fatto riposar fidente sulle mammelle di mia madre.
A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal seno di mia madre.
Non t'allontanare da me, perché l'angoscia è vicina, e non v'è alcuno che m'aiuti.
Grandi tori m'han circondato; potenti tori di Basan m'hanno attorniato;
apron la loro gola contro a me, come un leone rapace e ruggente.
Io son come acqua che si sparge, e tutte le mie ossa si sconnettono; il mio cuore è come la cera, si strugge in mezzo alle mie viscere.
Il mio vigore s'inaridisce come terra cotta, e la lingua mi s'attacca al palato; tu m'hai posto nella polvere della morte.
Poiché cani m'han circondato; uno stuolo di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi.
Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e m'osservano;
spartiscon fra loro i miei vestimenti e tirano a sorte la mia veste.
Tu dunque, o Eterno, non allontanarti, tu che sei la mia forza, t'affretta a soccorrermi.
Libera l'anima mia dalla spada, l'unica mia, dalla zampa del cane;
salvami dalla gola del leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali.