Commento, spiegazione e studio di Salmi 31:1-13, verso per verso
Inclina a me il tuo orecchio; affrettati a liberarmi; siimi una forte ròcca, una fortezza ove tu mi salvi.
Poiché tu sei la mia ròcca e la mia fortezza; per amor del tuo nome guidami e conducimi.
Trammi dalla rete che m'han tesa di nascosto; poiché tu sei il mio baluardo.
Io rimetto il mio spirito nelle tue mani; tu m'hai riscattato, o Eterno, Dio di verità.
Io odio quelli che attendono alle vanità menzognere; e quanto a me confido nell'Eterno.
Io festeggerò e mi rallegrerò per la tua benignità; poiché tu hai veduta la mia afflizione, hai preso conoscenza delle distrette dell'anima mia,
e non m'hai dato in man del nemico; tu m'hai messo i piedi al largo.
Abbi pietà di me, o Eterno, perché sono in distretta; l'occhio mio, l'anima mia, le mie viscere son rosi dal cordoglio.
Poiché la mia vita vien meno dal dolore e i miei anni per il sospirare; la forza m'è venuta a mancare per la mia afflizione, e le mie ossa si consumano.
A cagione di tutti i miei nemici son diventato un obbrobrio, un grande obbrobrio ai miei vicini, e uno spavento ai miei conoscenti. Quelli che mi veggono fuori fuggon lungi da me.
Io son del tutto dimenticato come un morto; son simile a un vaso rotto.
Perché odo il diffamare di molti, spavento m'è d'ogn'intorno, mentr'essi si consigliano a mio danno, e macchinano di tormi la vita.