Commento, spiegazione e studio di Salmi 31:11-14, verso per verso
A cagione di tutti i miei nemici son diventato un obbrobrio, un grande obbrobrio ai miei vicini, e uno spavento ai miei conoscenti. Quelli che mi veggono fuori fuggon lungi da me.
Io son del tutto dimenticato come un morto; son simile a un vaso rotto.
Perché odo il diffamare di molti, spavento m'è d'ogn'intorno, mentr'essi si consigliano a mio danno, e macchinano di tormi la vita.
Ma io mi confido in te, o Eterno; io ho detto: Tu sei l'Iddio mio.