Commento, spiegazione e studio di Salmi 32:2-7, verso per verso
Beato l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquità e nel cui spirito non è frode alcuna!
Mentr'io mi son taciuto le mie ossa si son consumate pel ruggire ch'io facevo tutto il giorno.
Poiché giorno e notte la tua mano s'aggravava su me, il mio succo vitale s'era mutato come per arsura d'estate. Sela.
Io t'ho dichiarato il mio peccato, non ho coperta la mia iniquità. Io ho detto: Confesserò le mie trasgressioni all'Eterno; e tu hai perdonato l'iniquità del mio peccato. Sela.
Perciò ogni uomo pio t'invochi nel tempo che puoi esser trovato; e quando straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui.
Tu sei il mio ricetto, tu mi guarderai da distretta, tu mi circonderai di canti di liberazione. Sela.