Commento, spiegazione e studio di Salmi 39:10-13, verso per verso
Toglimi d'addosso il tuo flagello! Io mi consumo sotto i colpi della tua mano.
Quando castigando l'iniquità tu correggi l'uomo, tu distruggi come la tignuola quel che ha di più caro; erto, ogni uomo non è che vanità. Sela.
O Eterno, ascolta la mia preghiera, e porgi l'orecchio al mio grido; non esser sordo alle mie lacrime; oiché io sono uno straniero presso a te, un pellegrino, come tutti i miei padri.
Distogli da me il tuo sguardo ond'io mi rianimi, prima che me ne vada, e non sia più.