Commento, spiegazione e studio di Salmi 42:7-11, verso per verso
Un abisso chiama un altro abisso al rumore delle tue cascate; tutte le tue onde ed i tuoi flutti mi son passati addosso.
L'Eterno, di giorno, mandava la sua benignità, e la notte eran meco i suoi cantici, la preghiera all'Iddio della mia vita.
Io dirò a Dio, ch'è la mia ròcca: Perché mi hai dimenticato? Perché vo io vestito a bruno per l'oppression del nemico?
Trafiggendomi le ossa, i miei nemici mi fanno onta dicendomi continuamente: Dov'è il tuo Dio?
Perché t'abbatti anima mia? perché ti commuovi in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è la mia salvezza e il mio Dio.