Commento, spiegazione e studio di Salmi 78:12-39, verso per verso
Egli avea compiuto maraviglie in presenza de' loro padri, nel paese d'Egitto, nelle campagne di Zoan.
Fendé il mare e li fece passare, e fermò le acque come in un mucchio.
Di giorno li guidò con una nuvola, e tutta la notte con una luce di fuoco.
Schiantò rupi nel deserto, e li abbeverò copiosamente, come da gorghi.
Fece scaturire ruscelli dalla roccia e ne fece scender dell'acque a guisa di fiumi.
Ma essi continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi contro l'Altissimo, nel deserto;
e tentarono Dio in cuor loro, chiedendo cibo a lor voglia.
E parlarono contro Dio, dicendo: Potrebbe Dio imbandirci una mensa nel deserto?
Ecco, egli percosse la roccia e ne colarono acque, ne traboccaron torrenti; potrebb'egli darci anche del pane, e provveder di carne il suo popolo?
Perciò l'Eterno, avendoli uditi, s'adirò fieramente, e un fuoco s'accese contro Giacobbe, e l'ira sua si levò contro Israele,
perché non aveano creduto in Dio, né avevano avuto fiducia nella sua salvazione;
eppure egli comandò alle nuvole di sopra, e aprì le porte del cielo,
e fece piover su loro manna da mangiare, e dette loro del frumento del cielo.
L'uomo mangiò del pane dei potenti; egli mandò loro del cibo a sazietà.
Fece levare in cielo il vento orientale, e con la sua potenza addusse il vento di mezzodì;
fece piover su loro della carne come polvere, degli uccelli alati, numerosi come la rena del mare;
e li fece cadere in mezzo al loro campo, d'intorno alle loro tende.
Così essi mangiarono e furon ben satollati, e Dio mandò loro quel che aveano bramato.
Non si erano ancora distolti dalle loro brame, avevano ancora il loro cibo in bocca,
quando l'ira di Dio si levò contro loro, e ne uccise tra i più fiorenti, e abbatté i giovani d'Israele.
Con tutto ciò peccarono ancora, e non credettero alle sue maraviglie.
Ond'egli consumò i loro giorni in vanità, e i loro anni in ispaventi.
Quand'ei li uccideva, essi lo ricercavano e tornavano bramosi di ritrovare Iddio;
e si ricordavano che Dio era la loro ròcca, l'Iddio altissimo il loro redentore.
Essi però lo lusingavano con la loro bocca, e gli mentivano con la loro lingua.
Il loro cuore non era diritto verso lui, e non eran fedeli al suo patto.
Ma egli, che è pietoso, che perdona l'iniquità e non distrugge il peccatore, più volte rattenne la sua ira, e non lasciò divampare tutto il suo cruccio.
Ei si ricordò ch'essi erano carne, un fiato che passa e non ritorna.