Commento, spiegazione e studio di Salmi 78:41-55, verso per verso
E tornarono a tentare Iddio e a provocare il Santo d'Israele.
Non si ricordaron più della sua mano, del giorno in cui egli li liberò dal nemico,
quando operò i suoi miracoli in Egitto, e i suoi prodigi nelle campagne di Zoan;
mutò i loro fiumi in sangue, e i loro rivi in guisa che non potean più bere;
mandò contro loro mosche velenose che li divoravano, e rane che li distruggevano;
dette il loro raccolto ai bruchi e la loro fatica alle locuste;
distrusse le loro vigne con la gragnuola e i loro sicomori coi grossi chicchi d'essa;
abbandonò il loro bestiame alla grandine e le lor gregge ai fulmini.
Scatenò su loro l'ardore del suo cruccio, ira, indignazione e distretta, una torma di messaggeri di malanni.
Dette libero corso alla sua ira; non preservò dalla morte la loro anima, ma abbandonò la loro vita alla pestilenza.
Percosse tutti i primogeniti d'Egitto, le primizie del vigore nelle tende di Cham;
ma fece partire il suo popolo a guisa di pecore, e lo condusse a traverso il deserto come una mandra.
Lo guidò sicuramente sì che non ebbero da spaventarsi, mentre il mare inghiottiva i loro nemici.
Li fece arrivare alla sua santa frontiera, alla montagna che la sua destra avea conquistato.
Scacciò le nazioni dinanzi a loro, ne assegnò loro a sorte il paese quale eredità, e nelle tende d'esse fece abitare le tribù d'Israele.