Commento, spiegazione e studio di Salmi 89:38-51, verso per verso
Eppure tu l'hai reietto e sprezzato, ti sei gravemente adirato contro il tuo unto.
Tu hai rinnegato il patto stretto col tuo servitore, hai profanato la sua corona gettandola a terra.
Tu hai rotto i suoi ripari, hai ridotto in ruine le sue fortezze.
Tutti i passanti l'han saccheggiato, è diventato il vituperio de' suoi vicini.
Tu hai esaltato la destra de' suoi avversari, hai rallegrato tutti i suoi nemici.
Tu hai fatto ripiegare il taglio della sua spada, e non l'hai sostenuto nella battaglia.
Tu hai fatto cessare il suo splendore, e hai gettato a terra il suo trono.
Tu hai scorciato i giorni della sua giovinezza, l'hai coperto di vergogna. Sela.
Fino a quando, o Eterno, ti nasconderai tu del continuo, e l'ira tua arderà come un fuoco?
Ricordati quant'è fugace la mia vita, per qual nulla tu hai creato tutti i figliuoli degli uomini!
Qual è l'uomo che viva senza veder la morte? che scampi l'anima sua dal potere del soggiorno de' orti? Sela.
Signore, dove sono le tue benignità antiche, le quali giurasti a Davide nella tua fedeltà?
Ricorda, o Signore, il vituperio fatto ai tuoi servitori: ricordati ch'io porto in seno quello di tutti i grandi popoli,
il vituperio di cui t'hanno coperto i tuoi nemici, o Eterno, il vituperio che han gettato sui passi del tuo unto.