Commento, spiegazione e studio di Tito 3:8-15, verso per verso
Certa è questa parola, e queste cose voglio che tu affermi con forza, affinché quelli che han creduto a io abbiano cura di attendere a buone opere. Queste cose sono buone ed utili agli uomini.
Ma quanto alle questioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, stattene lontano, perché sono inutili e vane.
L'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, schivalo,
sapendo che un tal uomo è pervertito e pecca, condannandosi da sé.
Quando t'avrò mandato Artemas o Tichico, studiati di venir da me a Nicopoli, perché ho deciso di passar quivi l'inverno.
Provvedi con cura al viaggio di Zena, il legista, e d'Apollo, affinché nulla manchi loro.
Ed imparino anche i nostri ad attendere a buone opere per provvedere alle necessità, onde non stiano senza portar frutto.
Tutti quelli che son meco ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia sia con tutti voi!