Salmi 95:1-11
1 Venite, cantiamo con giubilo all'Eterno, mandiamo grida di gioia alla ròcca della nostra salvezza!
2 Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi!
3 Poiché l'Eterno è un Dio grande, e un gran Re sopra tutti gli dèi.
4 Nelle sue mani stanno le profondità della terra, e le altezze de' monti son sue.
5 Suo è il mare, perch'egli l'ha fatto, e le sue mani han formato la terra asciutta.
6 Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti all'Eterno che ci ha fatti!
7 Poich'egli è il nostro Dio, e noi siamo il popolo ch'egli pasce, e il gregge che la sua mano conduce.
8 Oggi, se udite la sua voce, non indurate il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto,
9 quando i vostri padri mi tentarono, mi provarono e videro l'opera mia.
10 Quarant'anni ebbi in disgusto quella generazione, e dissi: E' un popolo sviato di cuore, e non han conosciuto le mie vie.
11 Perciò giurai nell'ira mia: Non entreranno nel mio riposo!
Ci fermiamo qui per notare un collegamento tra un gruppo di salmi, cioè Salmi 93:1 ; Salmi 94:1 ; Salmi 95:1 ; Salmi 96:1 ; Salmi 97:1 ; Salmi 98:1 ; Salmi 99:1 ; Salmi 100:1 .
Questi otto costituiscono i canti del Re, disposti secondo i bisogni del popolo. Il primo Salmi 93:1 ) afferma la sua intronizzazione e governo. Il nido Salmi 94:1 ) esprime la speranza del suo popolo anche in mezzo a circostanze di prova. Quindi segui i sei, trattando il fatto della Sua regalità in vari modi.
Il presente dichiara la Sua supremazia ed emette una nota di avvertimento contro ciò che deve inevitabilmente impedire al Suo popolo di realizzare il Resto del Suo regno. Invocando prima la lode al Re, il cantante celebra la sua supremazia. Egli è al di sopra di ogni altra autorità ed è il Dio di tutta la natura. Egli è, inoltre, il Dio del suo popolo; e perciò devono adorare in sottomissione e riverenza davanti a Lui (vv.
Salmi 95:1 a). Segue poi la nota di avvertimento che ricorda loro i peccati dei loro padri che, quanto alla loro causa, consistevano nella mancanza di fede, che si esprimeva nel rifiuto di inchinarsi sotto la sua volontà. Quel peccato li escludeva dal riposo, ei bambini sono avvertiti di trarre profitto dall'antica storia. Un tale re richiede lealtà, e deve essere più di quella di una canzone; deve esprimersi sottomettendosi al Suo governo.