Commento biblico del sermone
1 Re 18:26
La condotta dei sacerdoti di Baal è per molti aspetti ben adatta a svergognare i discepoli di Cristo.
I. Notare prima il loro zelo. Erano disposti a soffrire ea tagliarsi con coltelli e lancette finché il sangue non sgorgava. Lo zelo e la devozione con cui gli idolatri agiranno sui loro errori dovrebbero farci arrossire per la tiepidezza e la codardia che spesso dimostriamo nell'agire sulle nostre verità. Gli uomini che hanno agito allegramente secondo i precetti di una religione sanguinaria sono confrontati con quelli tra noi che non si sottomettono ai precetti di una mite.
II. Notate come i sacerdoti idolatri perseverarono, nonostante l'acuto ridicolo di Elia. In materia di religione non c'è nulla che gli uomini trovino così difficile da sopportare come il ridicolo. Non si può mai dire che i sacerdoti di Baal avessero ragioni migliori per essere fedeli nella loro adesione al loro idolo rispetto ai servi di Dio per la fiducia nella Sua potenza e protezione. Possono essere allevati come testimoni contro di noi alla fine se mostriamo mancanza di zelo o di coraggio.
III. Questi sacerdoti ci forniscono un'altra lezione con la loro insistenza. Continuarono a pregare, anche se non fu concessa alcuna risposta. Il silenzio della loro divinità sembra essere stato con loro nient'altro che motivo di maggiore insistenza; erano tanto più seri perché non avevano ancora ottenuto risposta. Così sembrano aver tenuto fermo il principio che l'immutabilità divina non è un argomento contro, ma per la possibile utilità della preghiera importuna.
Dobbiamo portare la supremazia del nostro Dio alla prova alla quale gli idolatri erano pronti a sottoporre quella di Baal. "Il Dio che risponde con il fuoco, sia Dio". Ci sono quelli tra noi che hanno altri dèi oltre a Geova. Ma possono rispondere con il fuoco? È la promessa, la caratteristica della dispensazione sotto la quale viviamo: "Sarete battezzati con lo Spirito Santo e con fuoco".
H. Melvill, Pulpito di Penny, n. 1514.
Riferimenti: 1 Re 18:28 . JT Jeffcock, Sermoni in città e in campagna, p. 56. 1 Re 18:30 . Parker, vol. viii., p. 36. 1 Re 18:36 . Spurgeon, Sermoni, vol.
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