Genesi 41:1-46
1 Or avvenne, in capo a due anni interi, che Faraone ebbe un sogno. Ed ecco che stava presso il fiume;
2 e su dal fiume ecco salire sette vacche, di bell'apparenza e grasse, e mettersi a pascere nella giuncaia.
3 E, dopo quelle, ecco salire dal fiume altre sette vacche di brutt'apparenza e scarne, e fermarsi presso alle prime, sulla riva del fiume.
4 E le vacche di brutt'apparenza e scarne, divorarono le sette vacche di bell'apparenza e grasse. E Faraone si svegliò.
5 Poi si riaddormentò, e sognò di nuovo; ed ecco sette spighe, grasse e belle, venir su da un unico stelo.
6 Poi ecco sette spighe, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle altre.
7 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grasse e piene. E Faraone si svegliò: ed ecco, era un sogno.
8 La mattina, lo spirito di Faraone fu conturbato; ed egli mandò a chiamare tutti i magi e tutti i savi d'Egitto, e raccontò loro i suoi sogni; ma non ci fu alcuno che li potesse interpretare a Faraone.
9 Allora il capo de' coppieri parlò a Faraone, dicendo: "Ricordo oggi i miei falli.
10 Faraone s'era sdegnato contro i suoi servitori, e m'avea fatto mettere in prigione in casa del capo delle guardie: me, e il capo de' panettieri.
11 L'uno e l'altro facemmo un sogno, nella medesima notte: facemmo ciascuno un sogno, avente il suo proprio significato.
12 Or c'era quivi con noi un giovane ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni, ed egli ce li interpretò, dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno.
13 E le cose avvennero secondo l'interpretazione ch'egli ci aveva data: Faraone ristabilì me nel mio ufficio, e l'altro lo fece appiccare".
14 Allora Faraone mandò a chiamare Giuseppe, il quale fu tosto tratto fuor dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambiò il vestito, e venne da Faraone.
15 E Faraone disse a Giuseppe: "Ho fatto un sogno, e non c'è chi lo possa interpretare; e ho udito dir di te che, quando t'hanno raccontato un sogno, tu lo puoi interpretare".
16 Giuseppe rispose a Faraone, dicendo: "Non son io; ma sarà Dio che darà a Faraone una risposta favorevole".
17 E Faraone disse a Giuseppe: "Nel mio sogno, io stavo sulla riva del fiume;
18 quand'ecco salir dal fiume sette vacche grasse e di bell'apparenza, e mettersi a pascere nella giuncaia.
19 E, dopo quelle, ecco salire altre sette vacche magre, di bruttissima apparenza e scarne: tali, che non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto.
20 E le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse;
21 e quelle entrarono loro in corpo, e non si riconobbe che vi fossero entrate; erano di brutt'apparenza come prima. E mi svegliai.
22 Poi vidi ancora nel mio sogno sette spighe venir su da un unico stelo, piene e belle;
23 ed ecco altre sette spighe vuote, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle altre.
24 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo al magi; ma non c'è stato alcuno che abbia saputo spiegarmelo".
25 Allora Giuseppe disse a Faraone: "Ciò che Faraone ha sognato è una stessa cosa. Iddio ha significato a araone quello che sta per fare.
26 Le sette vacche belle sono sette anni, e le sette spighe belle sono sette anni; è uno stesso sogno.
27 E le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia.
28 Questo è quel che ho detto a Faraone: Iddio ha mostrato a Faraone quello che sta per fare.
29 Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto;
30 e dopo, verranno sette anni di carestia; e tutta quell'abbondanza sarà dimenticata nel paese d'Egitto, e la carestia consumerà il paese.
31 E uno non si accorgerà più di quell'abbondanza nel paese, a motivo della carestia che seguirà; perché questa sarà molto aspra.
32 E l'essersi il sogno replicato due volte a Faraone vuol dire che la cosa è decretata da Dio, e che Dio l'eseguirà tosto.
33 Or dunque si provveda Faraone d'un uomo intelligente e savio e lo stabilisca sul paese d'Egitto.
34 Faraone faccia così: Costituisca de' commissari sul paese per prelevare il quinto delle raccolte del paese d'Egitto, durante i sette anni dell'abbondanza.
35 E radunino essi tutti i viveri di queste sette buone annate che stan per venire, e ammassino il grano a disposizione di Faraone per l'approvvigionamento delle città, e lo conservino.
36 Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; e così il paese non perirà per la carestia".
37 Piacque la cosa a Faraone e a tutti i suoi servitori.
38 E Faraone disse ai suoi servitori: "Potremmo noi trovare un uomo pari a questo, in cui sia lo spirito di io?"
39 E Faraone disse a Giuseppe: "Giacché Iddio t'ha fatto conoscere tutto questo, non v'è alcuno che sia intelligente e savio al pari di te.
40 Tu sarai sopra la mia casa, e tutto il mio popolo obbedirà ai tuoi ordini; per il trono soltanto, io sarò più grande di te".
41 E Faraone disse a Giuseppe: "Vedi, io ti stabilisco su tutto il paese d'Egitto".
42 E Faraone si tolse l'anello di mano e lo mise alla mano di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino, e gli mise al collo una collana d'oro.
43 Lo fece montare sul suo secondo carro, e davanti a lui si gridava: "In ginocchio!" Così Faraone lo costituì su tutto il paese d'Egitto.
44 E Faraone disse a Giuseppe: "Io son Faraone! E senza te, nessuno alzerà la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto".
45 E Faraone chiamò Giuseppe Tsafnath-Paneach e gli dette per moglie Asenath figliuola di Potifera, sacerdote di On. E Giuseppe partì per visitare il paese d'Egitto.
46 Or Giuseppe avea trent'anni quando si presentò dinanzi a Faraone re d'Egitto. E Giuseppe uscì dal cospetto di Faraone, e percorse tutto il paese d'Egitto.
CAPITOLO 41 L'esaltazione di Giuseppe
1. I sogni del faraone ( Genesi 41:1 )
2. Giuseppe tratto dal carcere ( Genesi 41:8 )
3. L'umiltà di Giuseppe ( Genesi 41:16 )
4. Il rivelatore di segreti ( Genesi 41:17 )
5. Il saggio consiglio di Giuseppe ( Genesi 41:33 )
6. La risposta del Faraone ( Genesi 41:37 )
7. L'esaltazione e il matrimonio di Giuseppe ( Genesi 41:41 )
Tutto è così semplice che è necessario un piccolo commento. I sogni impressionarono il Faraone, perché la mucca era un animale sacro, l'emblema di Iside. Alla fine Giuseppe viene ricordato e portato fuori dalla prigione e le sue vesti vengono cambiate. Tutto questo trova applicazione nella vita di nostro Signore. È stato portato fuori dalla tomba. Confronta Genesi 41:16 , l'umiltà di Giuseppe, con l'umiltà di un altro prigioniero ebreo, Daniele a Babilonia. (Vedi Daniele 2:27 ).
Tipici sono i sette anni di abbondanza ei sette anni di carestia. Questa età si chiuderà con i sette anni di tribolazione.
E questo sogno dell'interpretazione del Faraone e di Giuseppe è stato notevolmente confermato dalle iscrizioni geroglifiche. Uno fu scoperto nel 1908 che racconta i sette anni di carestia, perché il Nilo non traboccava. È stato accertato che questo era proprio il tempo in cui Giuseppe era in Egitto.
Segue poi l'esaltazione di Giuseppe. Il nome di questo Faraone era Apepi. Suo padre e suo nonno furono per un periodo co-reggenti con lui. Riconobbe la presenza dello Spirito di Dio in Giuseppe. Notate i bei confronti con nostro Signore. Il faraone disse: "Io ti ho costituito su tutto il paese d'Egitto". Di Cristo leggiamo: "L'hai costituito sopra le opere delle tue mani". Giuseppe disse: "Dio mi ha costituito signore di tutto l'Egitto" e Cristo è "Signore di tutto.
"Giuseppe è vestito con una veste regale e Cristo è coronato di gloria e onore. La parola "Abrech" fu gridata davanti a lui. Questa parola significa "inchinare il ginocchio". Secondo il prof. Sayce di Oxford "Abrech" è il sumero "Abrok", che significa il veggente. Questo richiederebbe prostrazione. Così ogni ginocchio deve piegarsi davanti al nostro eccelso Signore. Il nome con cui fu chiamato è nella Settanta “Psomtomphanech.
Questo è un nome egiziano, che significa "salvatore del mondo". La parola Zaphnethpaaneach significa "rivelatore di segreti". Anche così Cristo, dopo essere stato rifiutato dai Suoi stessi fratelli, divenne il Rivelatore di segreti e il Salvatore del mondo.
Prima che venissero i sette anni di carestia, Giuseppe ricevette la sua sposa, Asenath, il Gentile, e Cristo avrà la Sua amata con sé prima che vengano gli anni di tribolazione e giudizio. Tutti dovevano venire a Giuseppe per il grano, come tutti devono venire a Cristo per il pane della vita.